Sonno e produttività: qual è il legame?
Quante volte hai sentito il detto “chi dorme non piglia pesci”? Se fino a ieri dormire poco per dedicare anima, corpo (e notte) alla carriera era un must per fare carriera, oggi il concetto è ribaltato. Molti studi hanno rivalutato l’importanza di riposare in modo adeguato e i benefici del sonno sulla nostra salute.
Del resto non è una novità che riposare faccia bene. La stessa università Niccolò Cusano non si stanca mai di ripetere che sonno e produttività sono fortemente legati tra loro.
Per approfondire l’argomento, lo staff dell’Università di Caltanissetta ha realizzato una guida sul legame, appunto, tra sonno e produttività. Vedremo tutti i benefici del sonno sulla produttività e non solo. Scopriremo infatti che dormire adeguatamente ha effetti positivi anche sullo stato di salute del nostro organismo e sulla nostra vita sociale.
Se ultimamente ti senti stanco e anche la tua produttività inizia a vacillare, ti consigliamo di continuare a leggere.
Sonno e produttività: l’importanza del dormire bene
Riposare bene di notte, come abbiamo già detto, è fondamentale per la nostra salute. Per uno stile di vita sano infatti si consiglia sempre di dormire in modo adeguato, seguire un’alimentazione corretta e svolgere regolarmente attività fisica. Purtroppo non sempre e non tutti riescono a seguire questi tre consigli, con la conseguenza di mettere a rischio la propria salute. Anzi, i ritmi stessi della vita, sempre più frenetici, finiscono con il rendere impossibile seguire uno stile di vita sano. La fretta ci porta a consumare cibi preconfezionati, lo stress ci porta ad abbassare la qualità del sonno e gli impegni ci fanno saltare l’allenamento. È il momento di ribaltare queste brutte abitudini che stiamo prendendo per rivalutare l’importanza del dormire bene. In effetti c’è già qualcuno che sta iniziando a cambiare abitudine. Negli Stati Uniti ad esempio si parla della cosiddetta “sleep revolution” (rivoluzione del sonno). L’istituto di ricerca RAND EUROPE ha quantificato i danni economici provocati dalla mancanza di sonno tra i lavoratori per un totale di oltre 400 miliardi di dollari ogni anno.
Il dato ci dimostra come l’assenza di sonno abbia inciso sulla produttività tanto da portare i CEO di grandi compagnie americane a cambiare le loro abitudini.
Se finora, per lavorare meglio e restare svegli siamo ricorsi ad un consumo estremo di caffè, è il momento di berne di meno e dormire di più. Sappi che lo stesso consiglio vale anche nello studio. Per affrontare giornate di studio intense, è necessario dormire in modo adeguato e fare le giuste pause.
Scopriamo allora il legame tra riposo e produttività per essere più efficienti sia nello studio che sul lavoro.
I benefici del sonno sulla salute fisica e mentale
Troppo spesso abbiamo pensato, sbagliando, che lavorare o studiare anche di notte servisse a qualcosa. In realtà sacrificare ore di sonno vuol dire ottenere l’effetto contrario. Una mente stanca ed assonnata non è una mente lucida e reattiva e si corre il rischio di perdere ancora più tempo.
Il sonno è importante infatti per vari aspetti delle funzioni cerebrali: cognitività, concentrazione, produttività e prestazioni. Tutti questi aspetti sono influenzati negativamente dalla carenza o assenza di sonno.
Quali sono dunque i motivi per cui il sonno agisce positivamente sulla produttività?
Il sonno aumenta la capacità di reazione
Dormire bene aumenta la capacità di reazione e di concentrazione. Se si perdono ore di sonno queste capacità diminuiscono notevolmente e le nostre funzioni cerebrali ne risentono. Studi dimostrano che in questi casi le nostre funzioni cerebrali subiscono gli stessi effetti di un’intossicazione da alcol.
24 ore senza dormire hanno effetti simili a quelli di un tasso alcolemico di 1g/L, ovvero il doppio della soglia legale in Italia.
A tal proposito è stato condotto uno studio sui medici tirocinanti. Si è visto come, turni di lavoro di oltre 24 ore hanno incrementato del 36% gli errori medici rispetto ad orari compresi di riposo.
Il sonno migliora la capacità di problem solving
Restando in tema di sonno e produttività, si è visto che dormire bene migliora la capacità di problem solving. Anche quando dormiamo, il nostro cervello resta attivo e riordina le idee. Il famoso detto “dormirci su” non sbaglia: al risveglio solitamente abbiamo le idee più chiare e la mente pronta a prendere decisioni più mirate, sensate, creative ed intelligenti.
Riposare migliora le relazioni interpersonali
Potrà sembrare strano, ma un buon riposo influenza anche la qualità delle relazioni interpersonali. Quando siamo riposati ci sentiamo più energici, felici e meglio disposti verso gli altri. Dormire male o poco invece ci rende nervosi ed irritabili. Pensa dunque quanto il sonno possa far bene alle relazioni interpersonali sul posto di lavoro, quando si ha a che fare con colleghi e superiori.
Il motivo di ciò, sta nel fatto che nei meccanismi che regolano sia il sonno che l’umore sono coinvolti gli stessi neurotrasmettitori, serotonina, dopamina e melatonina.
Devi sapere inoltre che l’abitudine a dormire poco è strettamente collegata con la depressione. Uno stato depressivo inficia le relazioni sociali e l’atteggiamento verso il mondo circostante.
Dormire bene migliora la memoria
Per uno studente avere una buona memoria è fondamentale. Dormire bene può aiutare moltissimo a migliorarla. Durante il sonno infatti il nostro cervello riordina le idee, fissando quelle importanti nella memoria e “cancellando” ciò che non serve. Quando non ricordiamo un appuntamento importante, un compleanno o una ricorrenza la causa spesso è la stanchezza.
Il sonno potenzia le prestazioni atletiche
Altro aspetto da non sottovalutare è il fatto che il buon sonno potenzia le prestazioni atletiche.
Velocità, precisione, tempi di reazione e benessere mentale sono tutti fattori che in ambito sportivo fanno la differenza. Dormire bene aiuta a migliorarli significativamente.
Dormire poco è invece sinonimo di scarse prestazioni fisiche.
Per chi pratica sport e vuole mantenersi in forma, dormire è importante anche per non avere brutti effetti sul peso del corpo. Dormire poco infatti è associato ad un rischio di sovrappeso e obesità più alto del normale, sia per gli adulti che per i bambini.
Il sonno inoltre influenza gli ormoni che regolano l’appetito. Chi dorme abbastanza tende a mangiare meno calorie di chi dorme poco o male.
Dormire migliora il sistema immunitario e lo stato di salute
Avere un buon sistema immunitario vuol dire essere in salute. Forse non sai che una piccola perdita di sonno può compromettere le funzioni immunitarie.
Pensiamo ad un banale raffreddore. Dormire almeno 8 ore può migliorare la risposta immunitaria e aiutare a combatterlo. Anche un’ora o due in meno può aumentare le possibilità di ammalarsi.
Restando in tema salute, esiste una correlazione tra mancanza di sonno e diabete.
La privazione del sonno per sei giorni può causare sintomi pre-diabetici in soggetti adulti sani. Nello specifico, molti studi hanno dimostrato un forte collegamento tra dormire poco e il diabete di tipo 2.
Ed ancora, dormire meno di 7-8 ore per notte è collegato ad un aumentato rischio di malattie cardiache e di ictus.
Al sonno sono collegate anche le malattie infiammatorie. Il sonno influenza infatti la risposta del corpo alle infiammazioni. Dormire poco è strettamente connesso alle malattie infiammatorie intestinali e può aumentare il rischio di ricadute.
Alimentazione, esercizio fisico e un buon sonno sono i pilastri della salute e di una vita sana. Anche per la riuscita della tua carriera universitaria, fai attenzione a non strafare e ricorda sempre di riposare in modo adeguato.
A proposito di riposo e relax, scopri come rilassarsi con la musica per studiare meglio.
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