Rischio assicurativo: che cos’è
Che cos’è il rischio assicurativo? E come va gestito dagli assicuratori? In questo articolo lo staff dell’Università Niccolò Cusano di Caltanissetta intende fornire alcune informazioni relative al contratto assicurativo in caso di rischio.
Iniziamo col dare una definizione di rischio per quanto riguarda le compagnie assicurative: si tratta della stima, statisticamente valutabile, del verificarsi di un evento temuto. Le nuove normative stanno introducendo il concetto di “rischio” al centro delle assicurazioni viste come attività d’impresa: maggiori sono i rischi che decidono di coprire con le loro polizze, maggiore è il capitale di cui devono disporre. Tutto ciò necessariamente accompagnato da un sistema di controlli interni molto più pervasivo e a una maggiore responsabilizzazione degli organi societari.
Oltretutto, il concetto di rischio al centro delle statistiche assicurative può anche – per condizioni più o meno probabili – aggravarsi, in questo caso si parla di aggravamento del rischio. Formalmente si da questa definizione quando eventi imprevisti che aumentano la probabilità del verificarsi del rischio si verificano dopo che è stato stipulato un contratto di assicurazione.
Per far fronte ai cambiamenti e alle nuove dinamiche, il codice civile assicurazione ha subito un’innovazione: si è passati da un sistema prudenziale Solvency I ad una sua evoluzione: Solvency II.
Vediamo nel dettaglio in cosa consiste questa normativa aggiornata…
La normativa Solvency II
L’istituto per la vigilanza sulle assicurazione (IVASS) definisce questa regolamentazione prudenziale del settore assicurativo come una disciplina con l’obiettivo di misurare ogni rischio rilevante per una compagnia, con lo scopo di determinare la quantità di capitale occorrente a evitare che, se quel rischio si materializza, l’assicuratore possa fallire.
La nuova regolamentazione prudenziale è stata dunque costruita con l’obiettivo di coprire tutti i rischi che incombono sull’attività di un assicuratore, costruendo un sistema in costante equilibrio tra rischi e requisiti patrimoniali.
Quindi, per riassumere, la normativa Solvency II poggia su tre pilastri: i requisiti quantitativi, i requisiti qualitativi e l’attività di reporting. I primi si fondano sulla valutazione di attività e passività e regole di investimento e sulla presenza di fondi propri a disposizione; i secondi sulla governance e il risk management e il terzo sulla trasparenza, la supervisione e il rispetto delle linee guida europee.
Concludendo, la nuova disciplina prudenziale comprende nel suo armamentario tavole di correlazione in cui, prendendo in considerazione le serie storiche disponibili, sono miscelati tra loro rischi diversi così da ridurre in modo appropriato l’esposizione di un portafoglio complessivo e il corrispondente requisito di solvibilità – facilitando e rendendo più completo il lavoro degli assicuratori.
Master per la gestione del rischio assicurativo: scopriamo di più
Il master online promosso dalla Unicusano di Caltanissetta nella gestione del rischio assicurativo (trovate maggiori informazioni cliccando su questo link) è un corso post lauream rivolto ai laureati e agli operatori che intendono aggiornare le proprie competenze in riferimento alla tematica del risk management nelle compagnie di assicurazione. Inoltre è dedicato ai professionisti che intendono intraprendere l’attività di mediazione finanziaria presso gli istituti bancari, con una visione ampia proprio in riferimento al risk management.
Per venire incontro a queste modalità di aggiornamento professionale, il master online è articolato in diversi moduli di studio che riescono ad offrire ai corsisti adeguate conoscenze teoriche e professionali nelle principali tematiche riguardanti la gestione del rischio, con particolare riferimento alla normativa assicurativa Solvency II (entrata in vigore all’inizio del 2016)
Per questo, tra le discipline che si potranno interiorizzare nel corso del master in Risk management, troviamo le seguenti:
- introduzione al risk management
- introduzione alle assicurazioni
- risk management
- i mercati finanziari
- rischi finanziari
- rischi operativi
- SCR e own funds
- il Solvency ratio come indicatore di solvibilità
- altri aspetti di Solvency II
Ricordiamo, infine, che il master (della durata di 1.500 ore per 60 crediti formativi con un costo di 2.000 euro da dividere in quattro rate) può essere seguito in modalità telematica e quindi è ottimale per i neolaureati ma anche per i lavoratori che intendono aggiornare la propria formazione con l’intento di scatti di carriera o riqualificazione delle attuali competenze.
Le lezioni del master possono essere seguite semplicemente collegandosi alla piattaforma telematica, senza alcun vincolo di orario e potendo autonomamente organizzarne la fruizione.
Per avere altre informazioni, potete compilare il form di richiesta info presente sulla pagina dedicata ai master online a Caltanissetta, cliccando qui.