Cosa vedere a Caltanissetta: le attrazioni imperdibili
Volete trascorrere qualche giorno nel capoluogo siciliano? Ecco cosa vedere a Caltanissetta tra arte, storie e natura.
Infatti, se volete sapere cosa fare a Caltanissetta, lo staff dell’Università online Niccolò Cusano vi consiglia itinerari alternativi che – dopo una visita d’obbligo al centro storico di Caltanissetta – spaziano nei dintorni così da poter visitare riserve naturali di suggestiva bellezza e luoghi storici dove si svolgono manifestazioni folkloristiche di vanto nazionale.
Dunque, per visitare Caltanissetta è importante ricordare che vi trovate nel cuore pulsante della Sicilia: lasciatevi andare! Affittate, ad esempio, una macchina e divertitevi a girare per i paesi dei dintorni, scoprendole la bellezza decadente e le tipicità enogastronomiche. Potete scoprire paesi suggestivi e rurali come Mazzarino e Delia.
Ma andiamo nel dettaglio e vediamo cosa visitare a Caltanissetta e dintorni…
Scoprire Caltanissetta: ecco gli itinerari più alternativi
Vediamo di seguito le attrazioni turistiche da non perdere, con un ampio spazio anche ai siti di interesse storico e naturalistico…
Castello di Pietrarossa
Il castello – dal quale sembra derivare il nome della città – è collocato su di un altura fuori dal centro abitato. Infatti anticamente, nel corso della dominazione araba, il castello era chiamato “Qal-atnisa” (castello delle donne), nome trasformatosi poi in quello odierno di Caltanissetta
Di notevole interesse folkloristico è visitare il Castello nel corso del periodo pasquale, durante il quale vengono portati in processione carri di cartapesta in cui sono raffigurati le immagini del martirio di Cristo e della Resurrezione.
Oggi del Castello di Pietrarossa sono ancora visibili i resti di due delle tre torre che componevano il sistema di avvistamento e parte delle cinta muraria.
La Catedrale
Situata nella centralissima Piazza Garibaldi, la cattedrale – comunemente chiamata “la Nova” – è stata costruita a cavallo tra i XVI e i XVII secolo.
Tutto il centro storico di Caltanissetta, spesso, diventa anche teatro di manifestazioni religiose e folkloristiche da non perdere!
Palazzo Moncada
In un itinerario di visita di Caltanissetta, se ci si trova nel centro storico, è fondamentale fermarsi ad ammirare Palazzo Moncada. Situato sul Largo Barile l’edificio si presenta in classico stile barocco, con diversi spunti rinascimentali.
Sighereta di Niscemi
Per chi ama la natura e l’ambiente, ecco anche alcuni spunti naturalistici nei dintorni di Caltanissetta. Una delle testimonianze più belle della valorizzazione del territorio è sicuramente la Riserva Naturale Sughereta di Niscemi.
Infatti, nell’antichità, le sugherete si trovavano in tutte le contrade siciliane e costituivano un parte fondamentale dell’economia dell’isola. Questi boschi di sugheri, dunque, hanno contribuito per secoli all’economia del territorio ed oggi fungono da rifugio dallo stress della vita di città. E non solo: se si fa una passeggiata naturalistica è anche possibile incontrare uccelli a rischio estinzione come il gruccione e poi silvidi, il picchio rosso maggiore, l’upupa, le poiane e i gheppi
Il lago Soprano
Tra gli itinerari naturalistici a Caltanissetta, è bene anche ricordare la visita alla riserva naturale del Lago Soprano, anche detto Lago Cuba, data la similarità dei paesaggi a quelli cubani.
Un lago nato dalla depressione carsica originata dal corso delle falde che oggi è divenuto la casa di tantissime specie di animali: pesci, uccelli stanziali, la tartaruga palustre, la volpe, la donnola, il coniglio selvatico, la lepre appenninica, il topo selvatico e il pipistrello nano.
Monte Conca
Per gli amanti delle passeggiate e dell’avventura, è impossibile perdere le escursioni nella riserva naturale di Monte Conca.
La riserva è stata istituita nel 1995 ed è gestita dal CAI (Club Alpino Italiano) e si estende nel territorio del comune di Campofranco, in provincia di Caltanissetta.
Per ammirare questo paesaggio di una bellezza selvaggia e prepotente, suggeriamo un itinerario particolare che parte dal fiume Gallo d’Oro, continua verso l’inghiottitoio di Monte Conca e alla Risorgenza di Monte Conca per concludersi al Ponte Romano.
Infatti, percorrendo l’intero corso del fiume è possibile ammirare le grotte scavate dall’acqua nel corso dei secoli: gli inghiottitoi e le risorgenze. L’inghiottitoio del Monte Conca sprofonda verticalmente nel terreno formando pozzi profondi fino a 26 metri al cui fondo ci sono piccoli laghetti mentre le risorgenze hanno due livelli: quello profondo invaso dalle acque e quello superiore che sfoggia una lussureggiante vegetazione. Infine, è suggestivo arrivare ai resti del ponte romano sul fiume Gallo d’Oro.
Miniera di Trabia-Tallarita
Infine, una suggestiva visita è da dedicare alla miniera di zolfo che si trova tra Riesi e Sommatino.
Una visita emozionante se si pensa alla vita dei minatori che trascorrevano oltre otto ore al giorno a 500 metri sotto il livello del suolo, organizzata al meglio grazie alla guida a disposizione e alla presenza di un museo tematico.