Disastro di Chernobyl: cause e conseguenze
Il 26 aprile 1896 è una data importante da ricordare; si tratta di un avvenimento del recentissimo passato che ha portato enormi problematiche nel presente e i cui effetti sono ancora una realtà anche trent’anni dopo.
In questo articolo lo staff della Unicusano di Caltanissetta, dunque, ha intenzione di parlare del disastro di Chernobyl: l’incidente nucleare più grave mai accaduto nella storia che ha determinato la morte di tantissime persone, il cui numero risulta ancora oggi incalcolabile con esattezza.
Infatti, gli effetti delle radiazioni oltre ad aver provocato trenta morti nell’immediato hanno anche causato malformazioni, problematiche e uno spiccato aumento di casi di tumore alla tiroide negli abitanti della zona, in particolare su persone che all’epoca del disastro erano nell’età dello sviluppo.
Disastri Chernobyl: umano, ambientale e politico
Ad esplodere, infatti, fu uno dei quattro reattori in funzione presso la centrale nucleare di Chernobyl, a poco più di 100 km da Kiev, in Ucraina – all’epoca stato dell’Unione Sovietica. Le esplosioni furono due e avvennero nel corso di un test di sicurezza sul sistema di raffreddamento del reattore numero 4.
Il reattore, con le esplosioni interne, saltò in aria provocando la dispersione nell’atmosfera di circa 50 tonnellate di carburante nucleare.
Questo disastro provocò, oltre alle morti più atroci che si possano immaginare, anche una catastrofe sul piano ambientale..
L’impatto umano ed ambientale del disastro di Chernobyl
Ma andiamo con ordine: le radiazioni nucleari rilasciate (circa 100 volte maggiori delle bombe esplose a Hiroshima e Nagasaki) arrivarono nell’intera Ucraina ma anche in Bielorussia, ed in Russia. La zona intorno a Chernobyl venne abbandonata da più di 350.000 persone, ma milioni di altri abitanti decisero di non evacuare la zona, arrivando a morire ben presto.
Tra gli effetti più gravi sull’ambiente ci fu la contaminazione del suolo circostante (basti pensare che una foresta vicina di pini assunse una colorazione rosso-marroncina) che continuò in tutto l’emisfero nord – in cui il materiale radioattivo venne trasportato da vento e pioggia.
Com’è oggi Chernobyl
Chernobyl oggi è un luogo che – pur maledetto dall’incuria dell’uomo – sembra star rinascendo pian piano. La zona, infatti, si sta di nuovo popolando di cinghiali, lupi ed altri animali. Per quanto riguarda la centrale, il reattore fu “ingabbiato” subito dopo la tragedia in una specie di sarcofago che evitasse la dispersione di altre radiazioni.
Oggi ci sono ancora dei lavori di manutenzione relativamente a questa cupola d’acciaio visto che il materiale radioattivo contenuto all’interno non si estinguerà. Per quetso si sta cercando di costruire qualcosa che possa durare nel tempo, senza provocare altre catastrofi.
Conoscere il passato per interpretare il presente: ecco il master in relazioni internazionali
E sono proprio questi momenti importanti della storia, della politica e della reazione sociale (come il disastro avvenuto a Chernobyl) che devono diventare bagaglio culturale dei giovani universitari. È questo recentissimo passato a dover essere studiato ed analizzato così da trarne le dovute conclusioni nell’analisi della società odierna e dei rapporti inter-statali.
Proprio per venire incontro a questa esigenza di cultura e conoscenza la Unicusano di Caltanissetta ha deciso di proporre a tutti i laureati di I livello un master online in Relazioni Internazionali.
Con la partecipazione a questo master si vuole offrire una formazione con un approccio spiccatamente interdisciplinare riferito ai processi internazionali e si vuol mirare a sviluppare le competenze relative alla conoscenza dei mutamenti politici, sociali ed economici della contemporaneità.
Inoltre tra gli obbiettivi del master c’è quello di dotare gli studenti di adeguati strumenti di analisi nei confronti delle problematiche attuali che si manifestano nell’ambito delle realtà degli organismi internazionali, enti pubblici, organizzazioni non governative, imprese con propensione all’internazionalizzazione, istituti di ricerca e quello di consolidare le competenze nella teoria delle relazioni internazionali, degli studi d’area e del pensiero strategico.
Per questo – com’è ovvio – la conoscenza di problematiche intercorse nel recente passato a cambiare gli equilibri internazionali è fondamentale per interpretare il presente.
Piano di studi del master in Relazioni Internazionali
Diamo, prima di concludere anche una vista al piano di studi di questo master online della Unicusano:
- Teorie politiche e Relazioni Internazionali
- Storia dell’integrazione europea
- Metodologia e tecnica del negoziato
- Diritto pubblico dell’ambiente
- Geostrategia
- Geopolitica
- Organizzazione internazionale
- Gestione e Politica dell’ambiente
Queste specifiche materie d’insegnamento contribuiscono anche a sviluppare curricula che possano portare i giovani neolaureati alla preparazione a studi successivi della laurea magistrale ma anche i professionisti del settore a ricevere aggiornamenti e nuove specifiche.
Se avete bisogno di ulteriori informazioni relativamente ai master online di politica internazionale, è possibile cliccare qui. Lo staff della Unicusano vi verrà incontro e vi spiegherà ogni particolare di cui potete aver bisogno, compresa la metodologia di fruizione telematica delle lezioni.