Quali sono le domande illegali ad un colloquio di lavoro?
Ti è mai capitato di affrontare un colloquio di lavoro e provare imbarazzo di fronte alle domande del tuo esaminatore? Stai inviando il tuo curriculum vitae e temi di ritrovarti in difficoltà durante il colloquio? Forse non sai che gli addetti al recruiter, durante un colloquio di lavoro, non possono sottoporre al candidato un certo tipo di domande. In questa breve guida, lo staff dell’Università online Niccolò di Caltanissetta ti dirà quali sono le domande illegali ad un colloquio di lavoro.
Illegali? Esatto, hai capito bene! Ci sono domande che, per legge, non possono essere fatte durante un colloquio di lavoro. Vediamo quali sono!
Domande illegali ad un colloquio di lavoro
Come abbiamo appena detto, ci sono domande discriminatorie che, durante un colloquio di lavoro, non possono essere fatte al candidato. Il rischio infatti è quello di violare una serie di disposizioni, dal Codice sulle Pari Opportunità allo Statuto dei Lavoratori. Per questo è importante conoscere quali sono queste domande illegali per non farsi trovare impreparati.
In generale le domande illegali ad un colloquio sono quelle che fanno riferimento a situazioni e condizioni personali del candidato. Domande quindi che non hanno alcun legame con il lavoro per il quale ci si candida, tantomeno con l’eventuale assunzione.
Domande illegali sulla situazione sentimentale
Ecco quali sono le domande illegali più comuni che vanno ad indagare sulla situazione sentimentale del candidato:
- È fidanzato o sposato?
- Vede il matrimonio nel suo futuro?
- Desidera avere figli?
- Chi l’aiuta con la gestione dei suoi figli?
Come vedi queste domande che possono sembrare inoffensive e fatte in buona fede, in realtà sono quesiti illegali. Secondo l’articolo 27 del Decreto Legislativo 198 del 2006 ed il Codice della Pari Opportunità tra uomo e donna, si tratta di domande discriminatorie. L’articolo che abbiamo appena citato stabilisce infatti che per accedere al lavoro non debba esserci alcuna discriminazione di sesso. Stesso discorso vale per il riferimento allo stato matrimoniale, di famiglia o di gravidanza.
Il sesso, l’orientamento sessuale, lo stato matrimoniale e di famiglia, la gravidanza o una possibile futura gravidanza sono fattori che non devono influenzare l’assunzione. Pertanto ogni tipo di discriminazione di questo genere è assolutamente proibita ed illegale.
Secondo il Codice delle pari opportunità, sono considerate illegali anche le domande sullo stato di maternità o paternità, sia naturale che adottiva. È inopportuno anche indagare e prendere informazioni sulla gestione della famiglia. Chiedere se si ha una baby sitter o una nonna in casa che possa accudire eventuali figli non è consentito. Altra domanda illecita, sempre sulla base del decreto 198, è quella relativa alla professione dei genitori del candidato.
Domande illegali su orientamento politico e fede religiosa
Altra tipologia di domande discriminatorie è quella con cui si cerca di indagare sull’orientamento politico, la fede religiosa o l’appartenenza ad un organo sindacale.
Ecco quali sono le domande a cui fare attenzione:
- È iscritto/a ad un sindacato?
- Ha intenzione di iscriversi a un sindacato?
- È stato/a mai iscritto a un sindacato?
Domande di questo tipo vengono poste solitamente per capire se il candidato è una persona “tranquilla” dal punto di vista lavorativo. Si tratta di quesiti ritenuti illegali in quanto violano l’articolo 8 dello Statuto dei Lavoratori. L’articolo appena citato afferma che:
“È fatto divieto, al datore di lavoro, ai fini dell’assunzione e nel corso del rapporto di lavoro, di effettuare indagini, anche a mezzo di terzi, sulle opinioni politiche, religiose o sindacali del lavoratore…”
A tal proposito vi è un altro articolo, l’articolo 20 del Decreto Legislativo 276 del 2003 che ha stabilito illegali le domande su controversie con i precedenti datori di lavoro.
Attenzione dunque a domande del tipo:
- Ha mai avuto problemi con il suo precedente datore di lavoro? Di che genere?
Se il tuo interlocutore ti pone queste domande, puoi tranquillamente non rispondere.
Domande illegali sullo stato di salute
Altra tipologia di domande illegali è quella relativa allo stato di salute. Esiste un decreto, il 276 del 2003 che lo stabilisce. Rispetto a questo argomento è importante comunicare, da parte del candidato, l’eventuale appartenenza alle categorie protette.
Ora che sai quali sono le domande illegali ad un colloquio di lavoro, ti senti pronto per affrontare i prossimi colloqui? Siamo certi che le informazioni che ti abbiamo fornito ti aiuteranno a non farti trovare impreparato. Nel frattempo, leggi il nostro approfondimento sulle cose da dire ad un colloquio telefonico.