Le 3 nuove professioni che puoi fare con una laurea in giurisprudenza
Studi Giurisprudenza? Allora, vuoi diventare avvocato! E se così non fosse? Anche se una buona percentuale degli studenti iscritti alla facoltà di Giurisprudenza desidera diventare avvocato, esistono professioni alternative da valutare.
Per farti conoscere le professioni nuove con la laurea in giurisprudenza, lo staff dell’Università online Niccolò Cusano di Caltanissetta ha ideato un’apposita guida.
Se cerchi professioni alternative all’avvocatura, ti consigliamo di continuare a leggere.
Professioni nuove laurea in giurisprudenza
Di solito la laurea in giurisprudenza viene associata a professioni quali avvocato, magistrato e notaio. Queste infatti sono le professioni più ambite, ma se ti stai chiedendo cosa fare dopo giurisprudenza oltre all’avvocato o al notaio, sappi che esistono alternative. Con una laurea in giurisprudenza infatti, si possono fare lavori anche diversi da quelli previsti dall’ambito prettamente giuridico.
Qualche esempio? Nella nostra guida ne analizzeremo tre:
- giurista d’impresa
- diplomatico
- dirigente presso la Pubblica Amministrazione
Partiamo dalla prima.
Giurista d’impresa
Quella del giurista d’impresa è una figura attualmente molto ricercata nel mercato del lavoro. Chi consegue una laurea in giurisprudenza ed ambisce a ricoprire questo ruolo, rappresenta una figura assai appetibile. Le sue competenze ed il percorso di studi universitario ne fanno una risorsa utile per l’intera organizzazione aziendale. Lavorare in azienda ricoprendo tale ruolo significa saper gestire anche cause dei dipendenti, buste paga e risolvere eventuali controversie e contenziosi aziendali.
Inoltre, il giurista d’impresa può occuparsi di questioni tributarie, societarie e commerciali. Può occuparsi della tutela di marchi e brevetti. In sintesi, avere una laurea in giurisprudenza da “spendere” all’interno di un’impresa crea una figura di rilievo. Per occupare questo ruolo dovrai essere esperto di diritto e possedere ottime conoscenze in materia di economia e gestione aziendale. Dovrai anche avere una buona propensione a lavorare in team ed un’ottima conoscenza delle lingue straniere, specie dell’inglese.
Diplomatico
La seconda tra le nuove professioni che la laurea in giurisprudenza permette di fare è quella del diplomatico. La carriera diplomatica, spesso associata alla laurea in Scienze politiche, è consigliata anche a chi consegue una laurea in giurisprudenza. Questo tipo di carriera è adatta a chi ha profonda conoscenza del diritto internazionale, si intende di geopolitica e ha un’ottima conoscenza delle lingue straniere. Per poter lavorare in questo ambito, oltre alle competenze, sono fondamentali la passione e la motivazione.
Devi sapere infatti che, per diventare diplomatico, la laurea in giurisprudenza è una buona base di partenza, ma occorre altro. Bisogna conoscere almeno due lingue straniere e superare il concorso pubblico. Quest’ultimo prevede il superamento di una prova selettiva, una prova scritta ed una terza prova orale. Il concorso può essere ripetuto fino ad un massimo di tre volte e non vi si può partecipare oltre i 35 anni di età.
Se la carriera diplomatica è veramente il tuo sogno, allora dovrai impegnarti molto per superare il concorso di cui abbiamo appena parlato. Per ottenere una formazione adeguata al superamento di tali prove, ti consigliamo di seguire corsi di specializzazione e master post laurea. Il tuo obiettivo dovrà essere approfondire la disciplina diplomatica e il diritto internazionale.
Per partecipare al concorso dovrai possedere tutti i requisiti dettati annualmente dal bando di partecipazione. Oltre alla laurea in Giurisprudenza o in Scienze Politiche, per diventare diplomatico dovrai possedere:
- età non superiore ai 35 anni compiuti
- ottima conoscenza di almeno due lingue straniere
- cittadinanza italiana
- idoneità psico-fisica
- godimento dei diritti politici
La mancanza di uno solo di questi requisiti determina l’impossibilità di partecipare al concorso pubblico.
Dirigente presso la Pubblica Amministrazione
Eccoci al terzo punto della nostra guida, ovvero lavorare presso la Pubblica Amministrazione. Il possesso della laurea in giurisprudenza consente di candidarsi a lavori come dirigente presso la PA. Con il titolo di dottore in giurisprudenza potrai infatti partecipare a molti concorsi pubblici. Qualche esempio? Potresti aspirare a diventare commissario di Polizia oppure funzionario presso enti come Agenzia delle Entrate.
Le opportunità sono molteplici. Ad esempio, ci sono ampie possibilità di carriera come funzionario amministrativo contabile presso le amministrazioni dello Stato. Non solo! Per chi desidera diventare insegnante c’è la classe di concorso “Discipline giuridiche ed economiche” con cui si può insegnare diritto presso istituti tecnici e professionali. A proposito di insegnamento, potrebbe interessarti anche come diventare insegnante di sostegno con la laurea in giurisprudenza.
Quelle che abbiamo visto sono solo alcune delle professioni nuove con la laurea in giurisprudenza da poter fare. Il lato positivo del conseguire una laurea in questo settore è la possibilità di accedere a molte opportunità lavorative, alcune fin da subito. Molte aziende infatti richiedono laureati in giurisprudenza, pertanto, ti consigliamo di individuare bene le offerte di lavoro e analizzarne la richiesta.
Ora che sai quali sono le professioni alternative, hai le idee più chiare su cosa fare dopo la laurea in giurisprudenza?